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Genesis Day Surgery

Varicocele

Varicocele

Cosa è il varicocele?

Il varicocele è una patologia di carattere benigno caratterizzata da un abnorme dilatazione delle vene del plesso pampiniforme con ristagno di sangue che a lungo termine può provocare diverse complicanze. Usualmente si verifica a sinistra giacchè la vena spermatica si inserisce ad angolo retto nella vena renale, con conseguentemente aumento della pressione intravenosa, aumentato rischio di dilatazione valvolare e conseguente inversione del flusso, ovvero un reflusso, verso il testicolo.

Quali sono i sintomi?

Il quadro sintomatologico del varicocele è solitamente pauci sintomatico; alcune volte, nei gradi più elevati può manifestarsi un senso di peso o dolenzia sorda a livello scrotale con possibile coinvolgimento dell’inguine, in particolar modo quando il paziente assume per lungo periodo la stazione eretta. Può dare qualche fastidio o attacco doloroso di tanto in tanto, specie con il caldo, dopo un duro esercizio, alla fine di un rapporto sessuale, oppure dopo un tempo prolungato in stazione eretta. Le vene dilatate possono essere visibili e facilmente riconosciute alla palpazione da una mano esperta (sensazione di palpare un sacchetto di vermi); talvolta il testicolo colpito può risultare più piccolo rispetto al controlaterale.

Come si diagnostica il varicocele?

È possibile diagnosticare il varicocele grazie ad una semplice visita uro – andrologica. Il primo passo è l’esame obiettivo che viene eseguito in ortostasi, dal momento che in condizioni di clinostatismo potrebbero non apprezzarsi gradi lievi. Il medico palpando il plesso pampiniforme può avvertire la sensazione di dilatazione delle vene come “interiora di pollo”. Tutto ciò può accentuarsi se al paziente si chiede di effettuare un ponzamento (manovra di Valsalva) a causa del ridotto deflusso venoso centrale.

Il testicolo controlaterale può apparire leggermente diminuito di volume o di consistenza.

È sufficiente la visita clinica per la diagnosi?

No, la diagnosi va confermata ed approfondita con un semplice esame non invasivo: l’eco color doppler scrotale e dei vasi spermatici sia in clinostatismo che in ortostatismo. Ciò è utile per valutare: il diametro delle vene e la presenza, la tipologia e la velocità del reflusso venoso.

In pazienti in età fertile è utile eseguire uno spermiogramma di controllo.

Perché è importante diagnosticare il varicocele?

Secondo evidenze scientifiche è la patologia più frequente nel maschio infertile. È presente nell’11,7% della popolazione maschile adulta e nel 25,4% degli uomini che presentano uno spermiogramma alterato.

Le alterazioni del liquido spermatico sono costituite da una riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi (oligo – astenospermia) e da un aumento delle forme anomale (teratospermia).

I varicoceli più gravi possono comportare le seguenti complicazioni:

Atrofia testicolare. In medicina, il termine atrofia fa riferimento a una riduzione della massa di un tessuto o di un organo, provocata dalla diminuzione del volume cellulare (cioè delle cellule che costituiscono il tessuto o l’organo colpito).
L’atrofia testicolare, quindi, è una riduzione delle dimensioni di uno o di entrambi i testicoli
In caso di varicocele, il testicolo interessato è ovviamente quello affetto dal problema ai vasi venosi testicolari.
Le precise cause scatenanti sono poco chiare. Secondo la teoria più accreditata, a provocare l’atrofia testicolare sarebbe il ristagno di sangue venoso a livello scrotale; in questo sangue, infatti, vi sono tossine e prodotti di scarto prelevati dai tessuti appena irrorati, che, sostando a lungo nello scroto, determinerebbero un danno più o meno grave al testicolo e una riduzione del suo volume.
Inoltre, sempre per colpa del ristagno di sangue venoso, la circolazione sanguigna arteriosa risulta ostacolata e insufficiente a mantenere in vita tutte le cellule del testicolo con varicocele.

Infertilità maschile. Come l’atrofia, anche l’infertilità maschile sembrerebbe dovuta al ristagno di sangue nelle vene testicolari. Secondo gli esperti, infatti, ciò provocherebbe un anomalo aumento della temperatura attorno ai testicoli; aumento della temperatura che, a lungo andare, pregiudica la formazione dello sperma e le capacità di movimento degli spermatozoi.
Sebbene sia una complicanza possibile, l’infertilità maschile da varicocele è un’eventualità assai rara.

Il trattamento del varicocele: quando è necessario e quali tecniche.

L’intervento chirurgico per la risoluzione del varicocele non è indicato in tutti pazienti ma è riservato ad alcune condizioni:

  1. Se il paziente avverte sintomi, come il dolore o il senso di pesantezza;
  2. Pazienti giovani per prevenire il danno della spermatogenesi;
  3. Pazienti ipofertili, per migliorare la spermatogenesi.

Nel corso degli anni sono state descritte varie tecniche chirurgiche per la risoluzione della patologia: ad oggi, sicuramente, trova maggior impiego l’intervento di legatura microchirurgica delle vene spermatiche.

La tecnica microchirurgica (inguinale sec. Goldestein, subinguinale sec. Marmar) si esegue tramite un’incisione di circa 2  cm a livello dell’anello inguinale esterno. Si procede liberando il funicolo e isolando tutte le vene spermatiche esterne ad eccezione di quella/e deferenziale/i. successivamente si procede alla loro dissezione e si procede ad emostasi accurata e ad una sutura a strati.

  • Si esegue in day-surgery
  • Durata 30 minuti
  • Anestesia locale
  • Ripresa delle normale attvità lavorativo dopo 48 ore

Complicanze post – operatorie

Con questa tecnica si ha una persistenza – recidiva del varicocele nell’1% dei casi, raramente si può avere idrocele secondario e, inoltre, sono assenti complicanze maggiori.

Purtroppo, l’intervento chirurgico (a prescindere dal tipo di procedura adottata) non è sempre risolutivo: in alcuni casi, infatti, potrebbe aver luogo una recidiva, ovvero la formazione di un altro varicocele (questa volta a carico dei “nuovi” vasi venosi testicolari verso cui è stata dirottata la circolazione sanguigna di ritorno al cuore).

In caso di recidiva, bisogna ricorrere a un secondo intervento chirurgico.

VARICOCELE NEI GIOVANI

Anche in assenza di una sintomatologia evidente, agli adolescenti con varicocele i medici consigliano di monitorare periodicamente le dimensioni e la crescita dei testicoli, in quanto il testicolo interessato potrebbe accrescersi meno velocemente o non accrescersi affatto.

In caso di mancata crescita o crescita più lenta del normale, è opportuno contattare subito il proprio medico curante.